Fishing House bridge

Un ponte in legno commissionato da un privato Azero che ha visto la sua realizzazione dopo essere stato progettato circa un decennio fa da architetti israeliani, grazie all’imprenditorialità di Francesco Carullo. Quest’ultimo ha riunito un team che con un anno di lavoro, ha realizzato quest’importante opera in stile barocco

Si tratta di un ponte per attraversamento pedonale collocato in una villa privata a Baku, capitale dell’Azerbaigian, su una scogliera del Mar Caspio. Il ponte ha una struttura in acciaio fornita direttamente dal committente sulla quale sono stati progettati parti in legno per imbonaggio e decori.

Lo studio stilistico e la concretizzazione dell’opera

Attraverso lo studio del Professore Angelo Catano, storico d’arte, si è giunti alla concretizzazione dell’opera in stile barocco nella sua migliore accezione.

La definizione ed il continuum dell’apparato decorativo, la soluzione di particolari non contemplati nel progetto, lo studio e l’attuazione di un programma digitale generato tramite software CAM capace di guidare il controllo numerico nelle macchine in azienda sono risultati prioritari nel capitolo propedeutico all’impegnativa fase di messa in opera del cantiere per carpenteria ed ebanisteria.

Dopo aver visionato con i progettisti la parte progettuale e quella sulle eventuali problematiche del processo di realizzazione e adattamento delle forme, si è proceduto ad effettuare la ricerca stilistica e storica sui volumi e sulle linee scultoree.

Le parti sono state disegnate in un vero e proprio processo scultoreo digitale con software di modellazione organica ad opera di Simone Rasetti, scultore digitale. Le verifiche tecnico/artistiche delle parti decorative realizzate sono essenziali per la fattibilità strutturale, permettendo al modello 3D creato di essere prototipato senza errori. Alla fine della parte creativa, lo scultore digitale ha sul suo software delle Mesh complesse, queste rendono la gestione tridimensionale dei file difficile sulla fase produttiva di prototipazione.

La scelta dei materiali e l’ingegnerizzazione dell’opera

Per la realizzazione dell’imbonaggio si è scelto di utilizzare il multistrato di okumè fenolico, largamente utilizzato nel settore della nautica, che sposa le ottime prestazioni di resistenza meccanica e stabilità nel tempo con l’elevata resistenza al degradamento. Per imbonaggio si intende una sottostruttura portante, che avesse una triplice funzione: migliorare il grado di tolleranza della struttura, costituire una maschera con riferimenti univoci e fungere da struttura di ancoraggio per i componenti in teak.

Le parti decorative sono state realizzate in legno Teak Burma, materiale che sopporta molto bene le escursioni termiche, l’umidità, l’attacco della salsedine e degli agenti atmosferici. 

Gli elementi decorativi ricoprono in ogni parte la struttura portante e sono fissati all’imbonaggio sfruttando la faccia del componente che rimane nascosta; di conseguenza, tutti i fissaggi non sono visibili.

I componenti decorati con le texture a squame di pesce e bolle sono stati realizzati con pannelli in multistrato di okumè.

L’intera opera stata progettata, con l’ausilio di un software CAD, dal progettista CAD Simone Carullo in modo da ottimizzarla al meglio. Il ponte è costituito da 1143 componenti.

Dal disegno al controllo numerico

I modelli digitali 3D del progetto, nei formati modello solido, superfici Nurbs e mesh, sono stati importati nel software CAD-CAM Alphacam. Lo scopo di questo software è quello di generare i percorsi utensili sfruttando le strategie messe a disposizione per la programmazione.

Per la realizzazione di tutti i componenti in macchina, sono state necessarie oltre 850 ore di lavorazione. Dato l’elevato numero di componenti, sono stati studiati sistemi di staffaggio dei pezzi sul piano della macchina che riducessero il tempo di fermo macchina al minimo ma che, allo stesso tempo, assicurassero una precisione decimale dei componenti.

Questa fase di lavorazione è stata eseguita da Francesco Carullo, maestro artigiano e titolare d’impresa, che grazie alle sue competenze e alla sua esperienza trentennale nel settore delle machine a controllo numerico, è riuscito a creare strategie di lavorazione congrui alle esigenze tutte nuove di un lavoro che nessuno, in 10 anni, fosse riuscito a realizzare.

La finitura 

Alla fine della carteggiatura è stata applicata una mano di finitura a pennello, utilizzando olio specifico per teak. L’operazione di oliatura dovrà essere effettuata circa ogni 6 mesi, in modo da preservare la conservazione e il design naturale effetto legno.

La posa in opera

A completamento delle lavorazioni e dell’assemblaggio di prova presso gli spazi aziendali, tutti i componenti sono stati accuratamente imballati e riposti all’interno di quattordici casse in legno predisposte per il trasporto su strada.

Francesco e Simone Carullo si sono recati a Baku e hanno provveduto al montaggio dell’opera in loco. Nell’arco di quindici giorni, l’intero ponte è stato riassemblato nella destinazione finale completando anche le ultime rifiniture relative alla verniciatura e al calatafaggio delle giunture.

L’opera è collocata in un elevato contesto artistico, circondata da mosaici e lavorazioni marmoree; inoltre si inserisce in un’altrettanta interessante cornice naturalistica: infatti il ponte funge da collegamento tra gli spazi verdi della villa e la dependance posta sulla scogliera, sovrastando un’insenatura del Mar Caspio.

Dal progetto è nata la pubblicazione “Fishing House Bridge. Un ponte dall’Italia all’Azerbaigian”.

Il volume, edito da D’Abruzzo Edizioni Menabò, racchiude la storia di due anni di lavoro raccontata attraverso i testi dei progettisti e un’ampia galleria fotografica.

Ad occuparsi del progetto editoriale e stilistico del libro è stata la graphic designer Francesca Carullo, che ha seguito personalmente ogni fase del progetto. Il suo lavoro ha messo in luce ogni aspetto dell’opera rendendo omaggio a un’opera espressione di artigianato artistico e Made in Italy.

Nel testo sono definiti in modo dettagliato tutti i passaggi, dal disegno alla posa in opera. Le foto riportate aiutano a comprendere la maestosità dell’opera realizzata, ma anche ad apprezzarne le difficoltà operative, la perizia, l’abilità, la maestria degli addetti ai lavori.

Il volume è rivolto a professionisti di architettura, ingegneria e storia dell’arte ma anche ad appassionati interessati a conoscere ciò che si cela dietro un’opera di tale importanza.  Il libro è acquistabile sul sito www.dabruzzo.it/Fishing_House_Bridge e presso la libreria Mondadori Point di Orsogna (CH), Piazza Mazzini n.35.

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